"fuoriluoghi" è un tentativo di conoscenza della realtà che va dal particolare al generale, dal locale al globale, dalla città al territorio, dall'individuo alla società. L'obiettivo è la diffusione dell'informazione attraverso un'azione collettiva e pluridisciplinare indirizzata al progresso delle particolari realtà in cui viviamo.
sabato 20 gennaio 2007
L’ALBA DALLA TORRE
Il cielo era terso
la mattina di quel caldo luglio.
Sul pelo dell’acqua si era adagiato
un morbido strato di nebbiolina
che rendeva l’orizzonte più lontano di quanto fosse,
uniformando tutto il resto.
Una leggera brezza accarezzava la dura pietra
ormai da troppi venti scossa.
Sulla battigia una ragazza
ammirava il bel mare blu quando,
sorpresa da un curioso alito di vento,
voltò lo sguardo alle sue spalle
e non vide altro che la sua
bella TORRE .
testo di innocenzobarbera
mercoledì 17 gennaio 2007
domenica 14 gennaio 2007
sabato 13 gennaio 2007
Work in progress – i luoghi della trasformazione
Il virtuale possiede una piena realtà, in quanto virtuale.
(Gilles Deleuze)
E’ possibile conquistare uno spazio nel villaggio globale senza aver bisogno di tanto spazio e soprattutto senza sottrarne ad altri.
Il web ci permette di incontrarci essendo in posti differenti, annullando le distanze: ognuno può creare, in maniera semplicissima, una connessione da qualunque posizione esso si trovi.
Un blog somiglia molto ad un luogo fisico reale. Si presenta come un’architettura in continua evoluzione, animata dalla presenza degli abitanti del villaggio globale che intervengono nella sua formazione, elevandone il grado di complessità e alterandone gli equilibri interni. Si ha l’impressione di vivere in una realtà dove tutto è possibile oltre i limiti del materiale.
Questo blog non si presuppone nient’altro che la coesistenza e il lavoro collettivo delle intelligenze umane al fine della costruzione di una società aperta come antidoto all’individualismo, «inteso come autenticità personale e psicologica, e quindi anche come relativismo etico-culturale» della moderna "società di transizione" (Max Horkheimer, La società di transizione).
Lo si può immaginare come una piazza, un cortile, una casa, una stanza, una città, una barca, il cielo stellato o il profondo del mare. E' un luogo dal quale poter stabilire un punto di vista, un luogo come occasione di incontro e scambio, come ricerca di una vicinanza.
Abbiatene cura!
(Gilles Deleuze)
E’ possibile conquistare uno spazio nel villaggio globale senza aver bisogno di tanto spazio e soprattutto senza sottrarne ad altri.
Il web ci permette di incontrarci essendo in posti differenti, annullando le distanze: ognuno può creare, in maniera semplicissima, una connessione da qualunque posizione esso si trovi.
Un blog somiglia molto ad un luogo fisico reale. Si presenta come un’architettura in continua evoluzione, animata dalla presenza degli abitanti del villaggio globale che intervengono nella sua formazione, elevandone il grado di complessità e alterandone gli equilibri interni. Si ha l’impressione di vivere in una realtà dove tutto è possibile oltre i limiti del materiale.
Questo blog non si presuppone nient’altro che la coesistenza e il lavoro collettivo delle intelligenze umane al fine della costruzione di una società aperta come antidoto all’individualismo, «inteso come autenticità personale e psicologica, e quindi anche come relativismo etico-culturale» della moderna "società di transizione" (Max Horkheimer, La società di transizione).
Lo si può immaginare come una piazza, un cortile, una casa, una stanza, una città, una barca, il cielo stellato o il profondo del mare. E' un luogo dal quale poter stabilire un punto di vista, un luogo come occasione di incontro e scambio, come ricerca di una vicinanza.
Abbiatene cura!
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