lunedì 27 maggio 2013

A Palermo la presentazione del libro "Cesare Brandi, Restauro. Teoria ePratica"

Il 28 maggio 2013 alle ore 16.00, nell'Aula Basile del Dipartimento di Architettura dell'Università di Palermo in Viale delle Scienze, edificio 8, verrà presentato il libro "Cesare Brandi, Restoration. Theory an Practice" a cura del Prof. Giuseppe Basile, storico dell'arte, al cui nome è legato il restauro di molte importanti opere, tra cui gli affreschi di Giotto a Padova ( Cappella degli Scrovegni) e ad Assisi (Basilica di San Francesco), nonché  il dipinto dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci. 
Presenteranno il libro il Prof. Franco Tomaselli, ordinario di Restauro dell'Università di Palermo, ed il Prof. Jukka Jokilehto, architetto ed urbanista, esperto di restauro, Consigliere della Presidenza nazionale dell’ICCROM (Unesco).


martedì 14 maggio 2013

A Palermo la presentazione dell'edizione italiana del libro di PaulPhilippot "L'Istituto centrale del Restauro. La sua organizzazione e lesue posizioni riguardo ai principali problemi del restauro dei dipinti"








Il restauratore ha per compito di rimediare, nella misura possibile, al divorzio fatale che il tempo - e più spesso l'uomo - instaura fra la materia che invecchia e la forma che vi si incarna. (Paul Philippot)



Mercoledì 15 maggio alle ore 11.00 a Palermo, presso la Sala delle Congregazione delle Missioni della Biblioteca centrale della Regione siciliana "Alberto Bombace" verrà presentata l'edizione italiana del libro di Paul Philippot "L'Istituto centrale del Restauro. La sua organizzazione e le sue posizioni riguardo ai principali problemi del restauro dei dipinti", a cura del Prof. Giuseppe Basile.

Paul Philippot nasce nel 1925 ed insegna storia dell'arte e dell'archeologia presso l'Università di Bruxelles. Nell'ambito dell'Institut Royal du Patrimoine Artistique elabora una teoria che tratta le questioni estetiche ed i problemi tecnici relativi alla conservazione dei beni culturali. Nel 1958 è nominato Direttore aggiunto del Centro internazionale di studi per la Conservazione dei beni culturali (ICCROM dal 1977) creato a Roma dall'UNESCO e ne diventa il Direttore dal 1971 al 1977. A Roma incontra Cesare Brandi e collabora con l'Istituto Centrale del Restauro (ICR) ed in particolare con Paolo e Laura Mora occupandosi della conservazione delle pitture murali.
Philippot considera l'opera d'arte come una "totalità che si realizza nella continuità della forma" per cui a partire da un frammento si può risalire all'unità dell'opera. Per tale motivo si dimostra contrario ad ogni espressione di ripristino inteso come "ripresa del processo creativo" e sostiene, di contro, il concetto di restauro come 'ipotesi critica', non espressa verbalmente ma concretizzata in atto, mirante a ristabilire una continuità formale interrotta e latente nell'opera mutila.
Il restauro consiste dunque in un'azione creativa che faciliti la lettura dell'unità dell'opera, rispettosa dell'identità della preesistenza, ma che pur sempre modifica e altera il suo aspetto: esso si propone di ricondurre ad una sintesi progettuale l'assunzione critica dei dati storici, estetici, tecnologici, scientifici emersi durante la fase conoscitiva, senza cancellare i segni che il tempo ha lasciato sulla materia.
Philippot sostiene, coerentemente con i presupposti dell'ICR, l'interdisciplinarità del restauro secondo cui le diverse figure chiamate in causa - storici dell'arte, architetti, archeologi, fisici ed esperti nei controlli ambientali, chimici, biologi, restauratori - devono collaborare ai fini del riconoscimento e della conservazione dei valori intrinseci dei beni culturali, espressi attraverso segni e dati materiali concreti.







venerdì 3 maggio 2013

Cesare Brandi e la tutela dei Beni Culturali in Italia


"I restauri architettonici in genere sono mediocri, spesso sono cattivi, talora pessimi." (Cesare Brandi, 1968)

Una testimonianza appassionata sulla tutela dei Beni Culturali in cui il Professore racconta la realtà italiana affrontando i temi della conservazione delle opere del passato: il mestiere del restauratore; l'impiego delle tecniche moderne per la conservazione delle testimonianze storiche e artistiche; l'espansione urbanistica ed i problemi di protezione del paesaggio; il tentativo di unificazione dei diversi sistemi di restauro dei Beni Culturali all'interno dell' ICR (Istituto Centrale del Restauro) attraverso una base teorica condivisa, espressa dalla Carta italiana del Restauro del 1972, in cui un'unità di principi coesiste con i differenti metodi di conservazione; la città, i suoi monumenti e la sua identità; il problema dello spostamento delle opere d'arte.

Gli argomenti trattati nel filmato conservato negli archivi della RAI appaiono ancora oggi attuali sotto molti aspetti e costituiscono lo spunto per una riflessione sulla situazione odierna in cui gran parte dell'enorme patrimonio culturale italiano rimane abbandonato a se stesso, destinato alla completa dissoluzione.


lunedì 25 marzo 2013